top of page

Il Progetto

Diario fotografico di Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano dedicato al Giappone di oggi e realizzato interamente con iPhone, che racconta un immaginario fatto di reminiscenze, di contrasti e di soprese, che i due fotografi colgono nella spontaneità della vita quotidiana. Armati solo di un telefono cellulare – mezzo d’elezione dei due fotografi, che da anni hanno fatto dell’immediatezza e della discrezione dello strumento un valore aggiunto per la loro ricerca - mimetizzati nel flusso dei turisti, identici in tutto e per tutto ai milioni di altri in cerca di una bella immagine, di una foto ricordo, di una fugace testimonianza visiva, si sono confusi nella folla per le strade di Tokyo, Osaka, Nara, Hiroshima, Kyoto.

Il racconto di due viaggiatori...

Nota degli Autori

Nel 2016 l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ci invitò a presentare un progetto editoriale sull’Iran che da qualche mese avevamo lanciato su Instagram con lo scopo di raccogliere la testimonianza diretta degli iraniani sul proprio paese. Per noi fu l’occasione di visitare per la prima volta un luogo tanto lontano e profondamente diverso. Le uniche conoscenze che avevamo erano legate ai cartoon manga che hanno accompagnato la nostra adolescenza italiana, a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta, qualche lettura di autori classici e gli stereotipi legati al Giappone patria dello sviluppo delle tecnologie più moderne.

Ci siamo mossi come dei semplici viaggiatori, cercando di liberarci degli abiti professionali e del peso di ingombranti attrezzature, per lasciarci cogliere con leggerezza e lasciarci sorprendere dagli aspetti umani e culturali di un mondo totalmente diverso dal nostro. Abbiamo scattato queste immagini utilizzando unicamente degli  iphones, che ci hanno permesso di muoverci agilmente, evitando di essere classificati come fotografi ma non per questo dovendo rinunciare alla qualità espressiva e narrativa di ciò che volevamo raccontare. Tutto è nato spontaneamente, senza premeditazione, e soltanto al ritorno in Italia ci siamo resi conto di aver dato vita ad un racconto fotografico; un nuovo progetto era nato inaspettatamente.

bottom of page